Immobile acquisito dal Fondo Megas, istituito da Sorgente Sgr e gestito fino a 30/09/2018.
descrizione scheda analiticaImmobile acquisito dal Fondo Donatello, Comparto Michelangelo Due, nel 2006. Il Fondo Donatello è stato istituito da Sorgente Sgr e gestito fino al 3 dicembre 2018.
Hotel Bellevue Suites & Spa a Cortina
L'Hotel Bellevue si trova nel cuore della più elegante e mondana località vacanziera e sciistica d'Italia, Cortina, assurta a Regina delle Dolomiti per la superba e insuperabile bellezza. Ai piedi del teatro roccioso, sul centralissimo corso Italia, sorge l'Hotel Bellevue, in posizione strategica per raggiungere le più importanti attrattive locali. Esso si trova a pochi passi dall'area pedonale, dove si dispiegano le lussuose e scintillanti boutique delle strade commerciali e a poca distanza dalle più frequentate e attrezzate funivie, affollate da sciatori e villeggianti. L'Hotel Bellevue di Cortina ha una tradizione storica: costruito nel 1894, appartiene alle pionieristiche strutture alberghiere, il cui fascino ha contribuito a creare il mito di Cortina, località turistica prediletta dalle famiglie Reali, dagli intellettuali, dagli scrittori e dai volti noti del cinema e della televisione, divenuta per lungo tempo meta di un turismo elitario e sofisticato. L’albergo a fine Ottocento era un'architettura semplice e tradizionale, con tetti a spiovente e volumi emergenti, tipica delle case ampezzane. Un edificio a struttura muraria impostato su quattro piani, configurava un volume discontinuo, dal quale emergevano una torre angolare, con un tetto cuspidato e un aggettante blocco di balconi in struttura lignea. L’edificio, già ai primi del Novecento, è oggetto di alcune trasformazioni: aumentato di un piano, addomesticato nella forma, il manufatto è ricomposto in un inviluppo semplificato e compatto, contraddistinto al piano terra da uno spazio porticato, aggettante e continuo, per consentire il soggiorno all’aperto. La copertura di questa loggia lineare terrena delinea la balconata continua sui cui affacciano le stanze del primo piano. Sarà questa l’immagine dell’hotel Bellevue esperita dal genio letterario americano Ernest Hemingway(1899-1961), che nel 1923, soggiornando proprio nelle stanze del Bellevue, scriverà alcuni dei suoi racconti di esordio della serie di Out of season. Negli anni Trenta l’hotel continuerà a essere un luogo topico per la villeggiatura ampezzana, tanto da poter vantare tra gli ospiti i più illustri protagonisti del regime fascista, da Edda Ciano, figlia del Duce, a Italo Balbo, audace aviatore e abile uomo politico del governo. Durante tutto il Novecento si succedono grandi trasformazioni e ampliamenti dell’edificio. Il momento di maggior splendore dell’albergo si colloca tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta, quando il celebre architetto Edoardo Gellner (1909-2004) è incaricato di riprogettarne l’immagine. Austriaco di nascita e italiano di adozione, Gellner lavorerà all’hotel Bellevue qualche anno prima di raggiungere la notorietà con lo straordinario progetto del villaggio Eni di Borca di Cadore, promosso dall’illuminato industriale Enrico Mattei. Per l’hotel, Gellner ridisegna l’ingresso, le insegne, gli arredi e ogni dettaglio del salone di rappresentanza e della sala giochi; con materiali raffinati e un design innovativo restituisce una moderna eleganza a uno dei luoghi più rinomati di Cortina. Il cambiamento e la necessità di soddisfare ogni esigenza e moda hanno sempre contraddistinto questo albergo, che fa del rinnovamento dinamico la sua nota caratteristica. Dopo interventi di periodici ammodernamenti alla fine degli anni Ottanta l’hotel è completamente ricostruito secondo un nuovo progetto, che conserva la volumetria del precedente, ma ne cambia completamente l’immagine architettonica. Un volume compatto dal profilo stretto e allungato, è impostato su una geometria di pianta cruciforme e si sviluppa su 6 piani. Sul fianco lungo è disposto l’ingresso principale segnalato da tre ampie arcate ribassate del portico, che è sovrastato da un’imponente parete opaca, intonacata di bianco e coperta da un tetto a doppia falda. I prospetti sono caratterizzati da fasce balconate lignee, memoria dell’architettura vernacolare del sito. Se a un primo sguardo l’hotel ci appare un tradizionale edificio alberghiero, dove campeggiano i materiali autoctoni ampezzani, rintracciabili nei rivestimenti in legno e nelle decorazioni artigianali di porte e finestre, di tappeti e merletti, a un’osservazione ravvicinata l'hotel vanta aree dal design innovativo e spazi di modernissima fattura. In un mix esclusivo di tradizione e innovazione esso offre spazi, arredi e attrezzature in grado di soddisfare ogni esigenza e accontentare le maniere più diverse di vivere la vacanza.